Microsoft cede a WordPress (!)

In seguito alla annunciata chiusura di Windows Live Spaces, comunico che ho deciso di eliminare il mio Windows Live Spaces, che scompare anche dai miei contatti. Una decisione non molto dolorosa da parte mia: tanto non lo usavo (era semplicemente un rimando a questo blog, sia attraverso l'unico post presente, sia attraverso i feed RSS del mio Blog e dei miei album su Picasa Web (che presto conto di importare qui). Probabilmente l'unico contenuto "inedito" era una semplice raccolta degli ultimi libri letti. Probabilmente sarà meno dolorosa per quanto riguarda Microsoft: non penso che il servizio Live Spaces abbia sfondato - come ad esempio ha fatto il protocollo di chat MSN, tanto per fare paragoni interni - tuttavia penso che chiudere un servizio sia un dispiacere per chiunque, specie qui nel web dove alcuni servizi - anche se inusati - sembrano quasi eterni. La notizia che invece mi lascia sorpreso è che gli account verranno (come scelta di default) trasferiti armi e bagagli su WordPress.com, il portale di blog del gruppo che sviluppa il CMS Open Source per Blog più diffuso del web, e che utilizzo anche qui per il Bloginex101. Che Microsoft cominci a rendersi conto della validità dei prodotti a codice aperto? 😉

Ginexport

Per la serie "A volte ritornano...", dopo anni di oblìo ecco che ritorna il Ginexport! La rubrica periodica dedicata allo sport che il sottoscritto segue potrebbe tornare ad occupare le pagine di questo Blog che - se pur arrancando - tenta di sopravvivere ai social network 🙂

Formula 1 - GP Singapore Sono sempre più contento delle gare senza rifornimenti, che finalmente rendono le corse serrate e piene di suspance. E quella di Singapore lo è stata senz'altro: vedere i primi (Fernandel e Vitell) inseguirsi con divari massimi di 3-4 secondi e giungere al traguardo con solo i tre decimi di gap rende il Gran Premio finalmente guardabile, con la giusta tensione dal primo all'ultimo giro. Poi per lo spettacolo ci pensano gli altri nelle retrovie: Nason Kubrik, per esempio, nel finale fa un sorpasso dietro l'altro per recuperare il terreno perso a causa di una foratura (ok, era avvantaggiato perché lui aveva gomme fresche mentre gli altri erano alla fine, però vuoi mettere che divertimento?), Sochmacher arranca e si fa superare più volte (ormai sembra un gioco al massacro, lo inquadrano solo quando si fa infilare, poverino). Poi ci sono i nuovi arrivi (Nicoletto), le lotte intestinee (vedi McLaren e Red Bull, in Ferrari Fernandel e Filippino sono culo e camicia, vedete poi voi a chi associare il culo e a chi la camicia). Tornando alla corsa, va annotata la sfortuna che si è abbattuta su Ominobianco, che si ritira per incidente per la seconda gara consecutiva, mentre Bottone - che vince il premio "Tassinaro del giorno" - continua a mettere punti in cascina. Lo stesso vale anche per Filippino, che però doveva rimontare dall'ultimo posto: una volta raggiunto il trenino di metà classifica (quello che i due indemoniati di testa hanno raggiunto all'ultimo giro, dando vita ad un finale thrilling) ha deciso di rimanere dietro alla coda (manco fosse l'esodo di ferragosto). La motivazione più probabile potrebbe essere quella di risparmiare il motore per le prossime gare di fine campionato, visto che già qui utilizzava un'unità supplementare che lo ha penalizzato di 10 posizioni in griglia (sai che roba, tanto le qualifiche manco le ha fatte). Problema, quello dei motori, che dovrà affrontare anche Fernandel visto che li ha già finiti e sta usando a rotazione quelli che gli sono rimasti. La Ferrari sta andando molto bene, ma i problemi di inizio stagione presto si rifaranno vivi proprio con i limiti sui propulsori, per cui c'è poco da fare gli sboroni e molto da meditare.

Calcio - Serie A - 5° Giornata Catania - Bologna 1-1 Roma - Inter 1-0

Calcio - 2^ Categoria Girone L - 2° Giornata Valsanterno 2009 - Juvenilia 2-1

Hattrick - Serie IX.344 - 7° Giornata Teloncino FC - Mar Cellona 3-6

Tre in meno!

Comincia settembre e si ricomincia a parlare di Università, anche perché è un po' che non ne parlo qui sul Blog.

Vi tranquillizzo subito dicendo che non ho mollato la Laurea Specialistica per sparire in qualche isola tropicale 😀 Anzi, dopo un inizio di anno magrissimo per via del cambiamento di redistribuzione dei cicli di lezione (un ciclo unico da febbraio a giugno anziché due come nostra consuetudine, che alla fine - con gli esami a scelta distribuiti nel calendario canonico - il ciclo di lezioni si è esteso da gennaio a giugno), la parte centrale dell'anno si è dimostrata particolarmente florida di buoni esiti. A cominciare dai due laboratori, quello di Macchine Automatiche e di Sistemi di Automazione, che si seguono e sviluppano insieme. Purtroppo la parte di Macchine non mi ha visto molto preparato, ed infatti un 27 (che di per se fa comunque la sua figura, ma è come una mezza sconfitta) ha concluso una delle esperienze forse più difficili ma anche più stimolanti ed edificanti per il prossimo futuro. Insieme ad esso il 30 della parte di Sistemi, che ha controbilanciato la delusione dell'altro laboratorio, e che mi ha fatto davvero tanto piacere poiché per questo ho lavorato molto e mi sono divertito tanto, nonostante l'assenza dovuta alla malattia a maggio (mese cruciale per lo sviluppo del Software di controllo): programmare i PLC non è mai stato così stimolante e soprattutto di alto livello. A queste soddisfazioni si è aggiunto recentemente Sistemi Logistici LS, di cui ho sostenuto lo scritto il 19 luglio e i risultati sono stati pubblicati ieri. Alla fine - grazie anche al lavoro di gruppo consegnato l'anno scorso - supero l'esame con un bel 29. La gioia è grande perché questa è stata la bestia nera del recente passato: due appelli sostenuti senza mai superarlo.

Ora invece si riparte di slancio, e mosso da tanto entusiasmo mi sto lanciando verso "la grande doppietta": Informatica Industriale LS (il 9 settembre) e Gestione dell'Innovazione e dei Progetti LS (il 10 settembre), per il quale ho già sostenuto un lavoro di gruppo l'anno scorso. Sembra una missione impossibile, e forse lo è (almeno per me); ma sono intenzionato ad andare avanti fino in fondo: gli esami da superare sono ancora tanti e se voglio entrare nel mondo del lavoro occorre studiare e lavorare sodo.

Evangelion 2.22 arriva in Italia

Qualche giorno fa è comparso sul canale YouTube della Dynit il trailer italiano dell'edizione DVD e Blu-Ray di "Evangelion 2.22 - You Can (NOT) Advance", secondo lungometraggio della tetralogia della versione cinematografica di Evangelion, realizzata da Hideaki Anno e dallo Studio Khara.

Se il primo film non ha regalato nulla di nuovo agli appassionati di vecchia data - a parte la splendida resa dei primi episodi della serie televisiva grazie alla innovativa computer graphic utilizzata in questa versione cinematografica - ecco che questo secondo film rappresenta una rottura con la storia che noi conosciamo dalla serie TV; sono tante, infatti, le novità presenti un questo lungometraggio. In ogni caso, la stessa Dynit riporta queste anticipazioni:

Continua la lotta serrata dell'umanità, rappresentata dai membri dell'Agenzia Speciale Nerv, alle misteriose creature chiamate "Angeli". A occuparsi del risveglio del Terzo Angelo è Mari, pilota assegnato all'unità provvisoria Evangelion 05. Asuka, invece, s'impegna a eliminare il Settimo Angelo a bordo del suo Eva-02. Dopo avere sconfitto l'Ottavo Angelo, il Nono Angelo è un nemico più infido, capace di insinuarsi nella nuovissima unità Evangelion 03 e impossessarsi del pilota assegnato al collaudo, ossia Asuka. Ha inizio il Third Impact

Non resta che aspettare la fine di ottobre (o probabilmente il mese di novembre) del 2010 per vedere Evangelion negli scaffali italiani e poterlo acquistare! 😉

Vicecampioni italiani

Con l'incredibile, stupenda, memorabile giornata di ieri si è conclusa (in pratica) la stagione agonistica 2009/2010 per quanto riguarda l'ambito nazionale. Ci saranno ancora alcune gare internazionali della Coppa del Mondo WRRC e - soprattutto - i Campionati Europei e Mondiali WRRC; ma queste non mi riguardano ancora 😉

Nel post precedente parlavo della Coppa Italia. Ricordate il discorso che facevo riguardo all'essere o meno classificati? Beh, probabilmente non era vero, perché quando sono tornato ad allenamento (ovvero l'ultimo lunedì prima dei Campionati Italiani) mi sono ritrovato fra le mani il diploma che certificava il 3° posto nell'intero Circuito di Coppa Italia Danze Jazz & Freestyle per il Boogie Woogie Over 16 Classe B. Un risultato che mi fa molto piacere, se pensiamo che su 6 gare io e Beatrice abbiamo partecipato solamente a due competizioni (ottenendo un 2° e un 1° posto), ma che dall'altro mi lascia un rammarico grande: quello di non aver potuto tentare di migliorarlo nella gara finale di Rimini del 15 maggio scorso. Con queste premesse, e con un solo allenamento all'attivo (complice il focolaio al polmone che mi ha costretto a riposo per buona parte di maggio, perdendo la preparazione), ci si affacciava alla competizione forse più importante della stagione nazionale: i Campionati Italiani di Danza Sportiva (lo SportDance) alla Fiera di Rimini.

Dopo aver seguito (per quello che mi era possibile, visti anche gli impegni universitari) le altre competizioni e quanto accadeva a RiminiFiera mediante la sua Web TV - una bella trovata, visto lo scarso (o quasi nullo) interesse dei media tradizionali - è giunto alla fine il turno delle Danze Jazz. E' proprio il caso di dire "alla fine", perché la gara svoltasi ieri ha chiuso la 10 giorni di SportDance 2010. Andare a Rimini di domenica quando i mesi sono estivi e il tempo è stupendo è sempre un'impresa. Ieri mattina lo è stato nettamente di meno: probabilmente è stata una fortuna avere il ritrovo alle 13:30, comunque io e Beatrice siamo partiti "presto" (alle 11), così - nel caso non ci fosse fila - avremmo potuto fare un giro all'interno della Fiera. Così è stato, ed è stato molto bello vedere tutti i padiglioni pieni di partecipanti alla gara e di persone che assistevano alle gare. Poi lo spazio stand, con tutto il necessario: scarpe, vestiti, e quanto occorre (specie alle dame) per farsi belle. Da notare in particolare i vestiti splendidi per le dame di danze standard e latine, con prezzi che raggiungevano anche i 500 euri ...

Poi pranzo - un paninazzo, mi sembrava di stare ad Ingegneria 😀 - e poi il ritrovo con gli altri. Da lì la nostra giornata "cambiava", perché da semplici spettatori si diventava competitori. E anche qui tante cose belle da vedere: tutti i preparativi prima del grande momento della discesa in pedana. C'è chi chiacchiera con l'atleta amico, chi aiuta gli altri ad acconciarsi, chi passeggia per il padiglione incontrando e chiacchierando con le coppie delle altre squadre, chi - specie i più giovani - si diverte a giocare con qualsiasi cosa gli capiti fra le mani o i piedi. Poi però l'ora della gara si avvicina e il momento ludico/ricreativo lascia lentamente il passo ai riscaldamenti, all'esercizio, alle prove. Ed allo stesso tempo terminava l'atmosfera spensierata, come a lasciare il passo alla concentrazione e - perché no - alla tensione emotiva. Poi cominciano le gare, e oltre alla tensione si aggiunge il nervosismo, la paura di sbagliare o di mal figurare, di buttare alle ortiche mesi di lavoro.

Per quanto riguarda il sottoscritto, la gara è stata veramente difficile; sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale. Inoltre - per la prima volta - la gara era composta da più di sette unità, per cui si è reso necessario svolgere un turno eliminatorio (una semifinale) per scegliere le 7 coppie finaliste. La mia preoccupazione era tanta, in quanto sapevo di non essermi allenato a dovere, inoltre non ero ancora completamente ristabilito dai malanni delle settimane precedenti, tant'è che - vuoi la scarsa preparazione atletica, vuoi qualche leggero problema respiratorio residuo, vuoi l'errata gestione dell'alimentazione (un po' di crisi di zuccheri) - la prestazione, specie nella finale, non è stata sicuramente la migliore che ho offerto. Se contiamo che alla fine abbiamo dovuto ballare anche due volte...

Alla fine arriva la cerimonia di premiazione. Sapevo di non essere andato benissimo, però speravo comunque in un posto sul podio. Le coppie vengono piano piano chiamate e premiate. Rimaniamo in quattro, poi in tre. E lì io ero già molto felice: il podio era nostro! Si trattava solo di vedere in quale gradino ci saremmo piazzati. La tensione sale quando non ci annunciano terzi. In quel momento rimaniamo solo due coppie: io & Beatrice e Marco & Francesca, che hanno vinto la Coppa Italia di quest'anno. L'emozione era a mille, almeno per me (ma penso anche per tutti gli altri), e l'abbraccio in cui ci siamo stretti è stato quasi automatico. Penso che scene simili nello sport si vedano spesso, e mi sono sempre chiesto che cosa pensassero gli atleti in quei momenti, ad un passo dalla vittoria. Per quanto mi riguarda, io in quei momenti mi sono rivisto tante persone e tanti episodi della mia vita. Ma quello che oggi mi emoziona di quella scena è il sincero abbraccio fra avversari, simboleggiante l'amicizia e la stima reciproca: persone che militano in squadre diverse, in città e luoghi d'Italia differenti e lontani, ma che sono accomunati dalla passione per la danza e dall'impegno che mettono in questa disciplina per migliorare se stessi. Questo per me è il bello dello sport, e questo vale per me più di ogni risultato. Alla fine raggiungiamo il secondo gradino del podio, però dopo aver fatto i nostri meritati complimenti a Marco Baracchi & Francesca Checcacci, nuovi Campioni Italiani di categoria. Per me è stata una gioia grandissima laurearsi vicecampione italiano: certo - come qualcuno mi ha ricordato - per il Drake "il secondo è il primo dei perdenti", ma vista la mia situazione nelle settimane precedenti, io un posto sul podio l'avrei controfirmato 😉 Alla fine - visto che l'autostrada era bloccata fino a tardi - abbiamo cenato a Rimini insieme a tutta la squadra (che ha vinto tutte le altre categorie in cui avevamo competitori) e siamo arrivati a Imola verso l'una di notte.

In ogni caso - come ho scritto - questa giornata è stata molto importante per me, forse la più intensa della mia vita. Era la prima competizione a livello nazionale per me, e devo dire che esserci è stato bello, parteciparvi è stato qualcosa di indescrivibile, se non con tre aggettivi: emozionante, formativo e stimolante. Come ho già detto, conoscere tanti altri atleti è stato veramente bellissimo, gareggiare e vedere gli altri mi ha insegnato tante altre cose, e il risultato ottenuto mi sprona ad andare avanti a migliorarmi, ben conscio che ho ancora dei limiti molto grandi. Penso infatti che se voglio migliorarmi ancora non solo mi devo allenare, ma devo proprio cambiare il mio approccio al ballo, che fino ad ora penso di aver reso in maniera molto scolastica ed impersonale. Il lavoro da fare è tantissimo e soprattutto a livello mentale e psicologico.

Insomma, forse servirebbe un altro ginex101... 🙂

Il sorpasso della discordia

Spesso si dice che in Formula 1 le gare si decidono alla prima curva. E sicuramente il GP di Monaco non è da meno, anzi forse è il circuito che si addice di più a questa massima dell'automobilismo. Tuttavia all'ultima gara disputatasi sul circuito monegasco l'episodio che ha lasciato notevoli dubbi è avvenuto all'ultima curva, ovvero l'ormai "famoso" sorpasso che l'eptacampione Sochmacher ha compiuto ai danni del Matador.

Diversamente da tanti giornali italiani (che hanno liquidato molto velocemente la questione riportando le decisioni dei giudici e prendendole per buone, lamentandosi degli intricati regolamenti della Formula 1 moderna), la testata italiana dedicata alle corse su quattro ruote, ovvero Autosprint, ha dedicato sul suo sito un approfondimento sulla vicenda del sorpasso, sostenendo che - nonostante la decisione dei giudici di gara - Sochmacher e la Mercedes avrebbero ragione.

Il pomo della discordia non sarebbe tanto la nuova regola che permette i sorpassi non più dopo la linea del traguardo ma dopo la Safety Car Line posta grosso modo all'altezza dell'ingresso della corsia box, bensì il fatto che al termine della gara siano comparse - una volta rientrata ai box la Safety Car - le bandiere verdi, di conseguenza la gara in quel momento non sarebbe stata in regime di Safety Car. Le cose - viste da questo punto di vista - si metterebbero a favore di Sochmacher.

Visto che anch'io avevo grossi dubbi, questa sera sono andato a spulciare il regolamento sportivo della Formula 1 che potete consultare qui. L'articolo 40 (a pagina 24 del documento) del regolamento è quello dedicato alla Safety Car. Al comma 7 viene riportato il comportamento generale che le vetture devono tenere quando la Safety Car è in pista. Eccone l'estratto:

All competing cars must then reduce speed and form up in line behind the safety car no more than ten car lengths apart. In order to ensure that drivers reduce speed sufficiently, from the time at which the “SAFETY CAR DEPLOYED” message is shown on the timing monitors until the time that each car crosses the first safety car line for the first time, drivers must stay above the minimum time set by the FIA ECU. With the following exceptions, overtaking is forbidden until the cars reach the first safety car line after the safety car has returned to the pits. [...] Tutte le vetture devono quindi ridurre la velocità e formare una fila dietro la safety car ad una distanza pari a non più di dieci auto. Al fine di garantire che i piloti riducano la velocità a sufficienza, dal momento in cui il messaggio "SAFETY CAR DEPLOYED" è visualizzato sul monitor dei tempi fino al momento in cui ogni vettura attraversa la prima safety car line (quella succitata, nda) per la prima volta, il pilota della safety car deve rimanere al di sopra del tempo minimo fissato dalla FIA ECU. Con le seguenti eccezioni, il sorpasso è vietato fino a quando le vetture non raggiungono la prima safety car line dopo che la safety car è tornata ai box. [...]

Il grassetto indica la parte che è stata aggiornata quest'anno.

Il comma 11 regolamenta la fase di rientro ai box della Safety Car.

When the clerk of the course decides it is safe to call in the safety car the message "SAFETY CAR IN THIS LAP" will be displayed on the timing monitors and the car's orange lights will be extinguished. This will be the signal to the teams and drivers that it will be entering the pit lane at the end of that lap. [...] As the safety car is approaching the pit entry the yellow flags and SC boards will be withdrawn and replaced by waved green flags with green lights at the Line. These will be displayed until the last car crosses the Line. Quando il direttore di gara decide che è il momento di richiamare la safety car, il messaggio "SAFETY CAR IN THIS LAP" sarà visualizzato sul monitor dei tempi e le luci arancioni della vettura si spegneranno. Ciò sarà il segnale per i team e i piloti che la safety car entrerà nella corsia dei box al termine di quel giro. [...] Nel momento in cui la safety car si approssima all'entrata dei box le bandiere gialle e le tabelle con la sigla "SC" saranno ritirate e sostituite da bandiere verdi sventolanti con luci verdi sulla linea del traguardo. Le bandiere saranno esposte fino a quando l'ultima vettura attraverserà la linea del traguardo.

Il comma 13 invece riporta il comportamento che occorre tenere se la Safety Car è in pista durante l'ultimo giro.

If the race ends whilst the safety car is deployed it will enter the pit lane at the end of the last lap and the cars will take the chequered flag as normal without overtaking. Se la gara termina mentre la safety car è in pista, questa entrerà nella corsia dei box al termine dell'ultimo giro e le auto prenderanno la bandiera a scacchi come di consueto senza sorpassi.

A questo punto, letti con attenzione gli articoli, la questione - almeno a me - sembra chiara. Durante la gara quando la Safety Car è in pista, ci si deve comportare come nel comma 7; se la Safety Car è in pista durante l'ultimo giro, allora non si può più sorpassare neanche quando questa rientra ai box. Il fatto che ci fossero le bandiere verdi non giustifica - in quel caso - una manovra di sorpasso, in quanto i commissari hanno semplicemente seguito la procedura prescritta per il rientro della Safety Car. In pratica i commissari dovevano applicare il comma 11, mentre i piloti dovevano applicare il comma 13.

Posso comprendere che la cosa desti parecchie incomprensioni e dubbi su una non chiarezza del regolamento, perché in effetti la bandiera verde dovrebbe indicare che la gara riprende normalmente. Tuttavia - stando il regolamento in questa forma - ciò è vero tranne quando la Safety Car è in pista durante l'ultimo giro. In quel caso si può dire che la classifica sia definitiva anche se poi la gara in realtà non finirà in regime di Safety Car, bensì con le bandiere verdi.

Probabilmente è questa la logica che hanno seguito i giudici di gara, ed è quella - secondo me - la logica giusta con cui interpretare il regolamento per come è scritto attualmente. Per cui la penalità inflitta a Sochmacher è giusta.

Resta invece da spiegare come mai la Mercedes abbia presentato appello, poi ritirato: come spiega Autosprint nell'articolo precedentemente linkato, il regolamento dice chiaramente che le penalizzazioni di tipo Drive Through (la penalità inflitta a Sochmacher, poi mutata nel tempo che la FIA ha stabilito per il passaggio della corsia box, visto che la gara era terminata) non sono appellabili.

Mi dispiace per Sochmacher, che come prestazione e mentalità secondo me sta piano piano crescendo, e come risultati secondo me non possiamo criticarlo: capisco che dall'eptacampione ci si aspetterebbe sempre sfracelli, ma dobbiamo considerare che dopo tre anni di digiuno il Soch ha ottenuto comunque dei piazzamenti a punti, mentre Sfigatella lo scorso anno una volta passato in Ferrari ha ottenuto come miglior risultato un 9° posto... Ok che Sfigatella non può valere Sochmacher, ma l'italiano non era a digiuno di GP quando è arrivato alla Rossa...

Evangelion 2.22 sbarca in Giappone

Curiosando sul Web, ecco la notizia che attendevo da tempo: l'uscita in Giappone di Evangelion 2.0: You Can (NOT) Advance per l'Home Video, il secondo episodio della saga di Evangelion Rebuild, il progetto di Hideaki Anno e dello studio Khara della riedizione cinematografica di Neon Genesis Evangelion. Questo episodio diventa molto importante, perché se nel primo si riassumevano più o meno i primi episodi della serie TV originale, già da questo secondo film la vicenda prende una piega diversa rispetto alla storia che tutti conosciamo, che sfocerà negli ultimi due episodi (per i quali si parla di un'uscita al cinema in contemporanea).

Il film per il mercato Home Video uscirà in Giappone il prossimo 26 maggio 2010 nelle versioni in DVD e Blu Ray in versione "2.22" (infatti si chiamera Evangelion 2.22: You Can (NOT) Advance). Il film, rispetto alla versione uscita nel sale cinematografiche, è stato rimasterizzato in digitale - come in occasione del precedente DVD Evangelion 1.01: You Are (NOT) Alone - e con un estensione del film di tre minuti. Inoltre i soliti contenuti speciali: scene tagliate, trailer, e lo script della versione rimasterizzata. Allegati al film saranno presenti ulteriori gadget: un booklet esclusivo e un fotogramma della pellicola cinematografica originale, allegato solo alla prima tiratura.

A questo punto non resta che attendere l'uscita della versione italiana. Chissà, magari uscisse per le feste natalizie di quest'anno ... 🙂

Fonte

La Coppa Italia 2010 – Soddisfazioni e rammarichi

È con mio grande dispiacere che vi annuncio che non potrò partecipare alla gara di sabato: 5 giorni di antibiotico non sono stati sufficienti a togliere definitivamente la febbre, che - anche se di poco - continuo ad avere. I raggi al torace eseguiti oggi hanno evidenziato un focolare ai polmoni di lieve entità. Questo comporta altri 8 giorni di antibiotico, vitamine e riposo completo. Mi dispiace molto, ma soprattutto mi scuso perché con buona probabilità tutto questo è nato da mie scelte, a posteriori evidentemente errate. Auguro buona fortuna a tutti per sabato e un arrivederci a dopo il 18 maggio. A presto!!!

E' con questo SMS - inviato ai miei maestri e a Beatrice - che ho dovuto dire addio alla Finale di Coppa Italia di Danze Jazz & Freestyle. E per me è un vero dispiacere, perché si butta un po' alle ortiche il lavoro cominciato fin da febbraio, quando io e Beatrice ci siamo lanciati in questa avventura del professionismo, che inizialmente consideravo esattamente come un'avventura. Semplicemente perché non avevo la minima idea di qual'era il livello mio e della categoria dove sarei finito, ovvero la classe B (agonismo di base). Senza considerare il fatto che nel frattempo cominciava l'ultimo ciclo di studi universitari con i due laboratori che portano via un sacco di energie, ma che nel frattempo regalano anche tante soddisfazioni. Ed invece quell'avventura ha regalato tante emozioni penso (e spero) ad entrambi, a me sicuramente.

Dopo un Campionato Regionale vinto a mani bassissime, vista l'assenza di concorrenza, sono incominciate le gare valide per la classifica finale di Coppa Italia. La prima a cui abbiamo preso parte si è tenuta il 20/03 a Strada in Chianti, piccolo paese nelle colline fiorentine. Il Trofeo Royal Step era valevole come 4° prova di Coppa e le coppie partecipanti erano ben 5. Forse poche per i meno informati, ma per noi già un numero ragguardevole, considerato il fatto che in quattro gare disputate l'anno scorso fra gli Amatori solamente ai Campionati Regionali ci siamo dovuti misurare con una coppia avversaria, e che alla fine abbiamo battuto. Un debutto in Coppa combattuto, in cui ero piuttosto nervoso: alla fine ho cercato di limitarmi a fare le cose che avevamo preparato in allenamento per evitare di commettere grossi errori. Quando poi si arriva alle premiazioni dove vengono letti i verdetti per comporre il podio e vedi che il tuo nome non lo chiamano mai, l'emozione sale forte e si rimane in attesa trepidanti; se poi si rimane in attesa con un'altra coppia a giocarsi i due gradini più alti la tensione cresce ancora di più. Alla fine abbiamo concluso con un bel 2° posto: la piazza d'onore è stato il risultato più giusto, e io ero sicuramente soddisfatto di essere arrivato così in alto da aver rischiato quasi il colpaccio. Per me che sono spesso dubbioso sulle mie possibilità un risultato così valeva moltissimo.

La seconda gara a cui abbiamo preso parte si è svolta il 18/04 a Cesena (FC): il Trofeo Città di Cesena, valido come 6° prova di Coppa Italia. L'anno scorso vincemmo la gara - senza concorrenza - della classe amatoriale. Ottenere un risultato simile un anno più tardi fra gli agonisti mi avrebbe fatto molto piacere. Il numero dei partecipanti è lo stesso dell'altra volta. A differenza dell'altra gara di Coppa - vuoi per la trasferta nettamente più abbordabile, vuoi perché non mi sentivo in gran forma - ero piuttosto abbacchiato, tant'è che quando Mario mi ha chiesto "Allora Fabio, sei pronto carico?", gli ho detto blandamente "Eeeehhh! Non sono carico per niente!". In effetti mi sentivo pronto per la bagarre, ma al contempo per niente in trance agonistica, come se la gara dovesse farla qualcun'altro. Una cosa che - riflettendo bene - mi succede tutte le volte che devo salire sul Kart; poi però appena seduti in abitacolo e calato il casco le cose cambiano profondamente, anche se si è solo fra amici... E forse quella volta è successo esattamente uguale. Morale della storia si ripete il rito delle premiazioni, tensione a mille... Ma questa volta il secondo gradino tocca ai vincitori di Strada in Chianti, mentre io e Beatrice saliamo sul gradino più alto. Una vittoria importante per me (la prima in Coppa in classe B), anche perché ci rilanciava nella classifica di Coppa: con solamente due gare all'attivo eravamo al 3° posto in graduatoria, grazie ai due buoni piazzamenti raggiunti nelle due gare a cui abbiamo partecipato. La prova di questo pomeriggio a Rimini poteva diventare l'occasione per salire ancora di più classifica, oltre al fatto che ci era necessaria per poter entrare in Ranking, poiché mi sembra di capire che occorrano tre gare per poter figurare nella Classifica Finale di Coppa (dove contano i tre migliori piazzamenti per ciascuna coppia). Purtroppo però mi sono ammalato proprio prima dell'ultima gara.

Sabato 1° maggio sono andato a fare un giro al mare (a Marina di Ravenna) con i miei amici. Una bella giornata (a dispetto del maltempo che invece si è abbattuto nei giorni seguenti) ma parecchio ventosa, e - come spesso mi succede - tanto vento porta con sé tanti problemi fisici. Questa volta ha portato un'infiammazione alla gola (con febbre già alta sabato sera) che, per mia incuria, è poi degenerata nel focolaio sopra descritto. Penso infatti che andare ugualmente ad allenamento il lunedì immediatamente seguente - nonostante facessi già uso di antibiotici - per preparare l'ipotetica gara di oggi solo perché la febbre non c'era sia stata una scelta piuttosto sciagurata. Però la voglia di prepararmi per l'ultima gara di Coppa (visto che avevamo già perso un allenamento) era veramente tanta...

Adesso non rimane che l'ultima gara della stagione, ovvero i Campionati Italiani. Probabilmente è la più importante della stagione e devo essere contento di potervi partecipare, ma il rammarico di non aver onorato l'impegno di Coppa è veramente grande. Non solo perché mi sono ammalato, non solo perché non vi ho potuto partecipare io, ma soprattutto perché che ho impedito anche alla mia partner di poter gareggiare. E si sa che per me molto spesso gli altri vengono prima di me. In ogni caso ci sono 22 giorni fra oggi e la gara, e abbiamo tutto il tempo per recuperare preparazione atletica e tecnica. Bisogna solo lavorare molto.

Ed evitare di commettere altre scelte infelici.

Evangelion Platinum su YouTube!

Mi è arrivata oggi la newsletter di YouTube con gli aggiornamenti dei miei canali preferiti e ho notato con piacere che sul canale di DynIt è comparso il Trailer della Platinum Edition di Neon Genesis Evangelion, che ho comprato l'anno scorso nella versione "Collector's Box" limitata e numerata. Quello che invece non capivo è motivo di così tanto clamore che si leggeva nei commenti al video: onestamente non mi sembrava nulla di eccezionale mettere sulla piattaforma di videosharing più famosa del web un trailer che era già visibile sul sito della DynIt. Finché non ho letto questa bellissima notizia: sul canale Youtube di DynIt DYNITchannel - a partire da lunedì 26 aprile 2010 - saranno messi in visione tutti gli episodi di Neon Genesis Evangelion Platinum Edition!!! Ogni episodio sarà però disponibile solo per un periodo limitato di 2 settimane. Poco male, se consideriamo la grandiosità dell'opera di Yoshiyuki Sadamoto, Hideaki Anno e di tutto lo staff della GAINAX e la gratuità della visione. Un'occasione per capire perché io apprezzi tanto - anche se maledettamente criptica e misteriosa - questa autentica opera d'arte, che nella mia crescita personale ha contribuito molto.

Un opera imperdibile per tutti, ma soprattutto per tutti gli amanti degli anime!